
poker texano, mani poker
Giocare al poker texano significa soprattutto comprendere quali siano le mani migliori in cui entrare in gioco.
C’è da piantarsi bene in testa che nel poker texano no esistono mani buone o cattive in assoluto, potrei anche rimanere in gioco senza avere le classiche coppie “Monster” (AA, KK, QQ, JJ).
Da che dipende allora?
Poker texano è analisi della posizione, analisi di quanti giocatori rimangono al tavolo: una buona mano può dipendere soprattutto da questi fattori e poi dalle carte che si hanno.
Al poker texano c’è poi un atteggiamento diverso da tenere a seconda delle mani: lo “slow play”, nelle mani migliori non funziona, bisogna essere aggressivi. In caso contrario si rischierebbe solo di far restare troppe persone al tavolo, aumentando il rischio della mano, nonostante le ottime carte.
Quali sono le mani più pericolose al poker texano?
Sono KT, KJ, K10, AT, JQ, AJ. Per giocare queste mani bisogna rilanciare almeno 3-4 volte il grande buio, così da scremare i giocatori che rimangono al tavolo. Se si è in early position, e una volta che si è rilanciato si nota che non si screma il numero di partecipanti alla mano, è il caso di foldare.