
Il poker sportivo subisce ancora il luogo comune che sia un gioco d’azzardo, ma la differenza è abissale.
Ormai è l’argomento del mese tratta dell’apertura delle mille sale da poker programmate entro il 2013, e il fondamento che il poker sportivo non debba più essere considerato come un gioco d’azzardo. Il poker sportivo subisce ancora il luogo comune che sia un gioco d’azzardo, ma la differenza è abissale.
La confusione fra il poker sportivo e il gioco d’azzardo è ormai evidente, dato che sono i pezzi grossi della politica e della satira a fare confusione. Questo luogo comune purtroppo non è facile da abbandonare, perché il poker sportivo viene visto come un qualsiasi altro gioco d’azzardo. Le partite con gli amici, i tornei di poker, le partite familiari vengono messe da parte, e la preoccupazione è soltanto che il poker porti alla ludopatia. Eppure nessuno direbbe mai ad un tifoso sportivo di essere un giocatore d’azzardo, nessuno punterebbe un dito accusatorio contro il calcio o il basket, che vengono considerati sport. Si accusano direttamente i giocatori delle bollette assidui.
E allora perché accusare chi pratica il poker sportivo e trattarlo come un qualsiasi giocatore d’azzardo?
Perché non c’è alcun interesse a fare un chiarimento in Italia. Negli altri paesi la differenza è ormai evidente, eppure in Italia siamo ancora arretrati con le idee.